da Il lavoro culturale (Feltrinelli, 1997) di Luciano Bianciardi
Era ogni anno la stessa storia. Uomini di quarant’anni, con moglie e figli grandi, non erano ancora entrati in ruolo, anche perché il ministero bandiva concorsi a ogni morte di papa, ed offriva settecento posti a ventimila candidati. Gli altri diciannovemila e passa dovevano continuare a cercarsi il lavoro stagione per stagione. Continua a leggere Le citazioni pericolose: Luciano Bianciardi →
Inizio oggi uno nuova avventura in collaborazione con il sito Il Lavoro Culturale.
Si tratta di una serie di racconti brevi dedicati ai frammenti di biografia di uomini e donne che furono ricoverate al San Niccolò, l’ex manicomio di Siena. Il progetto si chiama Storie dal San Niccolò: ritratti da un futuro remoto e potete leggere il primo contributo qui.
«Nell’antichità era il lettore che cercava il libro, mentre oggi il rapporto si è invertito: il libro cerca il lettore.»
Lo scriveva Luciano Bianciardi nel 1957, il libro è Il lavoro culturale.
Nello stesso testo si parlava già anche del fatto che tutti volessero scrivere, pubblicare il loro libro (ma poi ai dibattiti, ad ascoltare, non ci voleva stare nessuno: come nell’incontro sui pellerossa, quando i due relatori milanesi scappano via perché devono lavorare).
Sono passati più di cinquant’anni e le proporzioni si sono indubbiamente moltiplicate, così che siamo arrivati all’istituzionalizzazione dell’editoria a pagamento e all’esplosione del fenomeno del self publishing. Continua a leggere Con gli occhi sui libri, alzando il sedere dalla sedia →
Scrivo storie, perlopiù brevi. Insegno scrittura creativa all'Upter