Ronnie Banti ha perso la scommessa

Perché l’autore, nelle maglie di un racconto lungo toglie fatti e situazioni inessenziali. L’università, il cinema e il lavoro, sembra inutile aprire sottotrame per la stesura di una paginetta. Ed è anche sciocco chiedersi tanti altri particolari, perché questa novella è bella e ben scritta, anche in virtù delle cose tagliate, di un montaggio rigoroso, del dolore di vivere a causa della attualità cosparsa di fatti orribili e del primato della cultura sui lavori svolti in giovinezza fin quasi alla maturità.
Recensione di Vincenzo Mazzacaro su Sololibri

Simone Ghelli non ha perso la scommessa con la letteratura e grazie alla sua opera attraversa un itinerario di analisi interiore, proietta un universo denso, lungo le metafore che decantano la rivincita delle parole, nell’atmosfera dilatata dei frammenti d’esistenza. Concede la gentilezza dell’esperienza, riceve, dalla memoria, la consegna della comprensione dell’essere.
Rita Bompadre su Satisfiction

Scrivo storie, perlopiù brevi. Insegno scrittura creativa all'Upter

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